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9 Ottobre – Cassandra Wilson & Harriet Tubman

9 Ottobre – Cassandra Wilson & Harriet Tubman


Trent’anni di carriera alle spalle, due Grammy, un’infinità d’altri premi, l’approvazione del pubblico e della critica, il titolo di “America’s best singer” attribuitole dal Times: la musicista, cantante, autrice e produttrice Cassandra Wilson non ha certo bisogno di presentazioni. La sua voce scura, insieme ruvida e calda, che ricorda Nina Simone, e la sua capacità di fondere con naturalezza jazz, blues, country e world music ne hanno fatto una delle dive indiscusse della canzone colta d’oltreoceano.

Harriet Tubman è il nome di un collettivo musicale formato nel 1998 dal chitarrista e cantante Brandon Ross, il bassista Melvin Gibbs e il batterista JT Lewis. Il collettivo si è esibito ed ha collaborato con alcuni tra i più importanti innovatori musicali e visionari della seconda metà del 20° secolo: Herbie Hancock, Tony Williams, Tina Turner, Leroy Jenkins, Cassandra Wilson, Oliver Lake, Aretha Franklin e molti altri.
La musica di Harriet Tubman è fresca, libera da etichette di stile o di genere. Allo stesso tempo, è facile intuire le fonti che hanno influito sullo sviluppo musicale del trio: dall’esplosione elettrica dei leggendari gruppi di Miles Davis degli anni ’70, alla trascendente spiritualità del Delta del Mississippi, allo schema aperto delle invenzioni ritmiche della American Urban degli anni ’80, al suono immaginato della distesa infinita della savana africana, Harriet Tubman utilizza tutte le sue esperienze musicali per comunicare una visione di libertà ed invenzione musicale. Harriet Tubman, conosciuta come “Mosè della gente nera” (circa 1822 – 10 marzo 1913), fu un’attivista statunitense, combattente per la libertà della gente afro-americana.

Per maggiori informazioni e per l’acquisto dei biglietti, consulta la programmazione di ottobre

 



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9 commenti : “9 Ottobre – Cassandra Wilson & Harriet Tubman”

  1. 12 Set, 2013 Alessandro Filippini:

    ….aspettavo da anni questo momento….

  2. 08 Ott, 2013 Paola Rossi:

    08.10.2013 da Paola e Claudio,
    Io e mio marito veniamo da Carpi (Modena) apposta per Lei e i musicisti che l’accompagnano……!

  3. 08 Ott, 2013 Alessandro Filippini:

    La più grande di tutti….. sarà la quinta volta che la vedo in concerto….

  4. 15 Nov, 2013 Giorgio De Stefani:

    Delusione totale… in ritardo di mezz’ora suona per tre quarti d’ora risicati con una tale routine seminata di noia… addio Cassandra dal vivo,non mi freghi più, mi consolerò d’ora in poi con alcuni dei suoi dischi.

  5. 16 Nov, 2013 Alessandro Filippini:

    Sig. De Stefani, ma eravamo allo stesso concerto? Direi proprio di no.

  6. 21 Gen, 2014 Giovanni Zedda:

    Purtroppo devo concordare col Sig. De Stefani. Delusione assoluta. Estimatore della Wilson, con la quale ho l’altro alcuni amici in comune, l’ho trovata noiosissima, per scelta di brani, sound della band (Il banjo per me ci stava come il cioccolato col salmone…), e oltretutto supponente e svogliata. Per quel che mi riguarda, se vogliamo parlare della più grande di tutti, ho visto e sentito di molto meglio. Avevo in programma di salutarla in camerino, sono fuggito al bis. Mai più, almeno con la stessa formula che ha proposto in quel concerto. PS: Il bello della musica è che la stessa può piacere ad alcuni e non piacere ad altri. Va bene così, c’è posto per tutti.

  7. 26 Gen, 2014 Alessandro Filippini:

    C’è da dire che quella era la proposta di un progetto inedito, un progetto innovativo e molto distante dallo stile degli album di Cassandra Wilson, da “Blue Light ‘Til Dawn” in poi. Che questo progetto piaccia o meno, è un discorso puramente soggettivo. Io preferisco la Cassandra di “New Moon Daughter”, “Glamoured”, “Belly of the Sun”, “Loverly”, e degli altri bellissimi album incisi dal 1993 in poi, ma questo progetto, pur nella sua diversità rispetto al passato, è comunque, a mio avviso, molto riuscito. Comunque, de gustibus, ci mancherebbe. Io ho avuto la fortuna di conoscere Cassandra a fine serata, e mi è sembrata una persona molto socievole e alla mano.

  8. 03 Feb, 2014 Giorgio De Stefani:

    Per il signor Alessandro Filippini: si, eravamo allo stesso concerto, devo dire che conosco la Wilson dall’inizio degli anni novanta quando, con altri ho organizzato uno dei suoi primi concerti in Svizzera, poco distante da Milano, e quanto a persona socievole e alla mano, lo posso senz’altro confermare,sia in quell’occasione sia a Perugia per Umbriajazz verso il 92-93 ci siamo uniti del tutto casualmente, dopo un loro concerto,a lei,a Rachelle Ferrell e Dee dee Bridgewater e al loro gruppo in una taverna locale verso le 3 di notte a cantare (loro bene, noi male) riscaldati da…ehm… qualche libagione.
    Purtroppo, vai a sapere perchè, al Blue Note era, come dice anche qualcunaltro, svogliata, non era di sicuro la Cassandra che ho conosciuto, dal vivo e sui numerosi dischî suoi che posseggo. Per i gusti, anche lì pienamente d’accordo con lei, io criticavo l’atteggiamento di routine…

  9. 03 Feb, 2014 Alessandro Filippini:

    La capisco perfettamente, sig. De Stefani. Forse Cassandra, quella sera, non si sentiva in sintonia con la serata, chissà…. Non saprei. La performance è stata impeccabile, dal mio punto di vista, anche se io preferisco la Cassandra dei dischi Blue Note (e dei concerti di quel periodo). Staremo a vedere i prossimi concerti.

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